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Kea - Isola di Kea

 



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Cicladi Mappa isole Cicladi

La vera anima della Grecia a Kea la si respira davvero, con il sottofondo delle cicale e la musica di bouzouki ovunque, i colori, abbacinanti, l'odore della salsedine nell'aria tersa, il  profumo delle tamerici e dei mandorli, i sapori forti dei cibi e del vino.

  

L’isola di Kea, conosciuta anche con il nome di Tzia, è grande 131 kmq, ha un clima arido e un territorio per lo più fatto da colline. È la più vicina tra le isole Cicladi alla terraferma di Atene. E' molto popolare tra i turisti ateniesi durante il week-end e tra i turisti internazionali durante le stagioni estive, in particolare tra gli amanti del trekking.

 

Pur essendo vicino al continente, Kea rimase disabitata fino alla fine del Neolitico. Le prime tracce di insediamento si trovano nei pressi di Otzias, con la presenza di un cimitero risalente al 3300-3200 a.C. Dal XVI secolo a.C., Kea divenne il collegamento tra la civiltà minoica e quella micenea. La sua posizione strategica sulle rotte commerciali contribuisce alla sua prosperità. Si tratta quindi di uno stato indipendente che opera in Tetrapolis, grazie alla collaborazione tra loro di quattro città (tetra) (lucidate). Per evitare il sovraffollamento, una legge avrebbe costretto tutti i cittadini over 70 a suicidarsi bevendo un decotto a base di cicuta, un finocchio selvatico che cresce ancora oggi a Kea. E' con questo stesso veleno che Socrate si ucciderà. Nel III secolo a.C. una grande crisi politica provocò il declino di Kea.
 

Storicamente Kea possedeva quattro città indipendenti: Ioulis, Karthea, Korissia, Poiessa, situate ad eccezione della prima, sulla costa. I suoi cittadini si prodigavano nel commercio con diverse popolazioni vicine, nella edificazione di diversi santuari e nella partecipazioni ai giochi olimpici. L’isola divenne dimora di importanti poeti nel periodo classico come Simonide e Bacchylide, Pythokleide, maestro di sufi e di musica, del più noto alunno Pericle, Prodico che insieme a Protagora è considerato il padre della linguistica e della filologia.

 

Di fronte alla minaccia dei pirati che desideravano i suoi porti, la città passò sotto il dominio delle grandi città-stato, Roma, poi l'Impero Bizantino. L’isola visse tempi di prosperità (anche dal punto di vista artistico e architettonico) durante il periodo bizantino. Successivamente dominata dai veneziani in diverse riprese, divenne poi facile preda dei pirati, fattore che contribuì gradualmente al suo spopolamento intorno al XV secolo. I turchi occuparono l’isola nel XVI secolo (1579). Nonostante non si siano mai stabiliti nell’isola la ripopolarono con gli Arvaniti (una popolazione di lingua e lontane origini albanesi) nel XVI secolo. L’isola divenne poi una delle mete preferite da uomini di cultura, religiosi e intelletualli in genere, in cerca di pace e relax. A parte le severe conseguenze degli attacchi dei turchi e la quasi totale distruzione dei centri urbani nel XVII secolo, Kea rimase popolata sino alla dominazione da parte dei russi nel 1770-1774, i quali portarono nell’isola le proprie influenze architettoniche. Kea si ribellò contro gli  ottomani nel 1821 e si unì al nuovo stato greco quando questo fu creato nel 1830.

 

spiagge KeaOggi Kea continua ad essere una delle mete di maggior successo del cosidetto ‘Island Hopping’ europeo e americano (il salto delle isole, ovvero passare da un'isola all'altra).  Diverse le strutture e i servizi turistici che si accompagnano alla naturale bellezza dell’isola.  Pittoresco il capoluogo, molti i villaggi interessanti da visitare, celebri le oltre 100 chiese e le meravigliose spiagge di Kea.

 

La vita notturna dell’isola di Kea è principalmente concentrata nelle località di Vourkari e Korissa. Qui si possono trovare una bella varietà di bar, caffé, taverne e ristoranti dove si mangia una gustosa e fresca cucina locale. I piatti tipici dell’isola di Kea sono la pasta all’aragosta, il tortino salato ripieno di funghi, la ‘Loza’ (maiale affumicato), il ‘Paspalas’ (un piatto a base di maiale con pomodori e uova), l'insalata di ricci di mare e il risotto con le cozze. Tra i vini, sicuramente il migliore è quello di produzione locale chiamato ‘Mavro’.

 

Come raggiungere l’isola di Kea

Raggiungere l’isola di Kea è molto semplice. Da Atene ci si può dirigere verso il porto di Lavrio, non lontano dalla capitale. Per raggiungere il porto di Lavrio si può prendere un pullman dalla stazione Pedion tou Areos KTEL oppure un pullman dall’aeroporto di Atene, o ancora si può prendere la macchina e transitare sull’autostrada Attica. Dal porto di Lavrio il tempo di percorrenza in traghetto è di circa 1 ora.

Per informazioni si può contattare l’autorità portuale di Lavrio:

Autorità Portuale di Lavrio - tel: +30 22920 22188 +30 22 820 25 249, fax: +30 (22920) 22188

Le compagnie marittime che prestano servizio di trasporto per l’Isola di Kea sono la Makedon e la Marina Express.

 

Numeri utili nell’Isola di Kea

Municipio: +30 22880-22221

Pronto soccorso: +30 22880-22200

Polizia: +30 22880-21100

Capitaneria di porto: +30 22880-21344

 

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