Isole della Grecia
Mappa di Itaca
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Itaca
Mappa isole
Ioniche
Isole Ioniche
Quando si
parla di
Itaca la
mente corre
ad
Ulisse,
il cui mito
ha
affascinato
e continua
ad
affascinare
sognatori e
avventurieri.
A Itaca, sul
monte Aetòs,
il grande
archeologo
Schliemann,
si convinse
di aver
trovato la
reggia di
Ulisse. Di
certo su
questo monte
ci sono
tracce di
un'Acropoli
fortificata.
Itaca ha
avuto una
storia
antichissima
ma il suo
splendore
resta più
nella sfera
del mito che
in quello
della realtà
storica.
Rimane
soprattutto
un’aurea
mistica,
un’atmosfera
particolare,
l’idea del
percorso che
gli esseri
umani
compiono per
giungere
alle loro
mete.
Per visitare
Itaca
un’idea
interessante
potrebbe
essere
quella di
mettere in
valigia
l'Odissea di
Omero e
seguire i
luoghi
descritti,
come se la
sua opera
fosse una
guida
turistica.
Scoprirete
che i
paesaggi
idilliaci
non sono
un'invenzione
poetica.
Itaca vista
dal mare si
presenta
nuda e
rocciosa, ma
all'interno
ci stupisce
con boschi
di pini e
valli. È un
luogo di
grande
tranquillità,
un’isola
adatta alla
meditazione.
Geograficamente
l’isola si
trova a due
miglia
marine da
Cefalonia, a
cui
appartiene a
livello
amministrativo.
Vista
dall'alto ha
la forma di
una
clessidra
con un golfo
profondo.
Il
Nord
come
dicevamo è
caratterizzato
dal colore
verde,
soprattutto
ulivi e
vigne e di
colore verde
scuro è la
valle di
Ropa, dove
troviamo
addirittura
un campo da
golf.
I fondali
dell'isola
sono
bellissimi,
altrettanto
belle sono
le spiagge,
anche se le
lunghe
strisce di
morbida
sabbia lungo
la costa
nord-occidentale,
non sono
facilmente
raggiungibili.
A Sud
i panorami
suggestivi
dominano con
la loro
aspra
bellezza ma
la terra è
più spoglia.
Gli abitanti
di Itaca
sono poche
migliaia ed
il capoluogo
principale è
Itaca detta
anche Vathì.
Vathì
è costruita
in forma di
anfiteatro
tutto
intorno alla
baia ed è un
ottimo
porto,
protetto da
una profonda
insenatura.
È un luogo
circondato
da colline,
calmo quasi
fosse una
laguna. È
uno dei
pochi luoghi
devastati
dal
terremoto
del 1953
ricostruiti
con garbo in
misura
mantenendo
le case
bianche con
i tetti
rossi che si
stagliano
contro il
verde degli
alberi.
Oltre al
museo
archeologico
interessante
la
biblioteca
locale con
edizioni
rare e una
bella
collezione
di testi
teatrali. A
1 km da
questa
località
inizia
l'itinerario
di Omero con
la visita
alla
Grotta delle
ninfee,
dove Ulisse
avrebbe
nascosto i
gioielli
ricevuti dai
Feaci e dove
venivano
venerate le
Naiadi.
Il turismo a
Itaca è
prevalentemente
costituito
da austriaci
e inglesi ma
Itaca non è
un luogo di
turismo di
massa.
Storicamente
il passato
dell'isola
si può
conoscere
attraverso i
reperti
archeologici.
Itaca, come
testimoniano
i
ritrovamenti,
fu abitata
fin dalla
preistoria.
Gli
archeologi
della scuola
archeologica
inglese
scavarono
intensamente
qui negli
anni ‘30 e
‘40 e
portarono
alla luce i
resti di
un'Acropoli
di epoca
classica;
molti dei
reperti
ritrovati
sono adesso
nel
British
Museum.
Il periodo
di massimo
splendore fu
dopo il I
millennio
a.C. quando
Itaca
divenne base
commerciale
delle città
greche della
terraferma,
soprattutto
Corinto.
L'occupazione
romana e
bizantina
non ha
lasciato
segni.
Durante il
periodo dei
franchi e
dei
veneziani,
l'isola subì
molte
incursioni
da parte dei
pirati e il
suo porto,
Vathì,
divenne
addirittura
base per le
loro
scorribande.
Alla fine
del ‘700
Itaca passò
ai francesi
e
successivamente
agli inglesi
che vi
regnarono
fino al
1864, anno
di
annessione
alla Grecia.
Un
villaggio
delizioso da
visitare e
Kìoni
che offre
tranquillità
e fondali
bellissimi.
Da non
perdere la
bella la
strada che
da Stavros
porta al
villaggio di
Anofi, forse
il percorso
più
romantico
dell'isola.
Ultima tappa
che vi
consigliamo
è la visita
al
monastero
Katharon,
con
splendida
vista su
Cefalonia,
Leucade
e oltre…
Feste a
Itaca e
appuntamenti
da non
perdere:
-
24
giugno,
Festa di
San
Giovanni
a Kioni
-
30
giugno
festa
dei
Santi
Apostoli
a Frikes
-
17
luglio
festa di
Ayia
Marina a
Exoghì
-
14
agosto
sagra
popolare
a Anoghì
-
Ferragosto
festa
dell'assunzione
a
Platrithià
-
8
settembre
festa
della
Vergine
a
Katharà