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Il bouzoúki in Grecia

Musica grecaIn Grecia il legame tra musica, danza e poesia è molto forte. S'intreccia con il sentimento popolare, in quello spirito antico che ancora oggi rinasce nelle tradizioni e nei momenti di unione della comunità. Si pensi che i compositori e gli orchestrali di talento, in genere, in Grecia sono famosi quanto i cantanti.

Parlando di musica greca non si può di certo non citare lo strumento musicale per antonomasia, il Bouzoúki, una sorta di liuto con corde metalliche che si suona con una tecnica simile al mandolino, ma con la diteggiatura della chitarra.

Diffuso in Turchia e in Grecia, il Bouzoúki è lo strumento principale utilizzato dalla cosiddetta 'Rembetika' (ρεμπέτικα) una musica tradizionale greca, suonata nelle danze di folklore greche e conosciuta tra le comunità socialmente più povere e i diseredate. Venne infatti importata dall'Anatolia, quando negli anni '20 a seguito delle guerre greco-turche, più di un milione di profughi e sfollati lasciarono la Turchia per trasferirsi in Grecia. Furono proprio questi rifugiati a dare vita a questa musica popolare, che veniva suonata nelle città, soprattutto nei piccoli bar. Ovunque potrete sentire il suono magico di questo strumento, soprattutto in quei locali dove si esibiscono gruppi tradizionali.

Accanto al  Bouzoúki si affiancano altri strumenti tipici, generalmente il baglamás, la versione più piccola del primo (si noti tuttavia che il Baglamas greco, detto anche baglamadaki, è abbastanza differente dal Baglamas turco, distintamente chiamato  bağlama) o anche la lyra greca, una viola a tre corde suonata con un arco, oppure il sandoúr, che si suona colpendo le corde con dei piccoli martelli; troviamo anche l'Epirot (clarinetto) e strumenti a fiato più rustici, come la Floiéra, la dzamára e la pipiza (una sorta di oboe). 

Tra i più grandi esponenti della musica Rebetika greca è stato Vassilis Tsitsanis (1915-1984), con lui si può dire che si è rivoluzionato l'intero panorama musicale greco, tanto che musicisti e compositori hanno incominciato ad interessarsi a questa musica popolare, una sorta di 'fado greco'. Hanno seguito Tsitsanis altri musicisti di talento, Manos Hatzidakis (1925-1994) o Mikis Theodorakis. Una parte considerevole del repertorio Rebetiko fino al 1936 non era differente dalla  Smyrneika, la tipica musica dei café ottomani (che veniva suonata da musicisti di varie provenienze etniche). La maggior parte delle canzoni Rebetiko sono basate su tradizionali ritmi di danze dell'Anatolia, entrate in pieno nella tradizione greca, tra cui soprattutto quelle tipo Syrtos e Sirtaki. Tra i più noti suonatori di bouzouki troviamo anche Manolis Chiotis (1920-1970), Babis Tsertos, Nikos Vrachnas, ma anche il cantante di musica country l'americano Steve Earle.

Il bouzouki in effetti non era poi tanto conosciuto prima degli anni '30 dell'Ottocento. Una delle testimonianze più importanti è un disegno di un artista danese (Martinus Rørbye), che riprende nel 1835 la bottega di un 'fabbricatore di bossuchi, quella di Leonidas Gailas di Atene. Nell'antica Grecia tuttavia lo strumento era già in uso, ma era conosciuto come 'panduris', o anche 'trichordon' (per via delle sue tre corde) e fu poi adottato dagli Ottomani con il nome di 'tambouras'. Nel Museo Storico Nazionale di Atene si avrà modo di vedere in bella mostra più di uno strumento tradizionale greco.

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